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Sura al-Baqarah Versetti 122-123

يَا بَنِي إِسْرَآئِيلَ اذْكُرُوا نِعْمَتِيَ الَّتِي أَنْعَمْتُ عَلَيْكُمْ وَأَنِّي فَضَّلْتُكُمْ عَلَى الْعَالَمِينَ ﴿122﴾ وَاتَّقُوا يَوْماً لاَ تَجْزِي نَفْسٌ عَنْ نَفْسٍ شَيْئاً وَلاَ يُقْبَلُ مِنْهَا عَدْلٌ وَلاَ تَنْفَعُهَا شَفَاعَةٌ وَلاَ هُمْ يُنْصَرُونَ ﴿123﴾

128. O figli d’Israele, ricordate la Mia grazia, che vi elarg2, e di come vi resi superiori alla gente del mondo {in quell’epoca}.
129. E temete il giorno in cui nessuno potrà fare nulla per gli altri e non sarà accettato da nessuno alcun equivalente {con il quale possa riscattarsi}; in quel giorno nessuna intercessione potrà essere utile ad alcuno ed essi non saranno aiutati.

Commento

In questo versetto Allah si rivolge nuovamente ai figli d’Israele, ricordando ancora una volta l’immensa grazia che ha loro concesso, e, in particolare la superiorità che Egli donò loro rispetto agli uomini della loro epoca: “O figli d’Israele, ricordate la Mia grazia, che vi elarg2, e di come vi resi superiori alla gente del mondo {in quell’epoca}”

Ma siccome ogni dono divino è accompagnato da responsabilità, il versetto successivo afferma: “E temete il giorno in cui nessuno potrà fare nulla per gli altri e non sarà accettato da nessuno alcun equivalente {con il quale possa riscattarsi}; in quel giorno nessuna intercessione potrà essere utile ad alcuno ed essi non saranno aiutati”

Nei versetti quarantasette e quarantotto abbiamo già ampiamente parlato dell’argomento trattato da questi due versetti. Terminiamo quindi qui la trattazione, ricordando solo che la frase: “…in quel giorno nessuna intercessione potrà essere utile…”, non ha nulla a che vedere con l’intercessione del sommo Profeta (S) e della sua nobile Famiglia in favore dei credenti, ed è solo un avvertimento agli empi politeisti.