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Sura al-Baqarah Versetti 23-24

وَإِنْ كُنْتُمْ فِي رَيْبٍ مِمَّا نَزَّلْنَا عَلَى عَبْدِنَا فَأْتُوا بِسُورَةٍ مِن مِثْلِهِ وَادْعُوا شُهَدَآءَكُمْ مِنْ دُونِ اللّهِ إِنْ كُنْتُمْ صَادِقِينَ

﴿23﴾ فَاِنْ لَمْ تَفْعَلُوا وَلَنْ تَفْعَلُوا فَاتَّقُوْا النَّارَ الَّتِي وَقُودُهَا النَّاسُ وَالْحِجَارَةُ اُعِدَّتْ لِلْكَافِرِينَ ﴿24﴾

29. Se siete in dubbio riguardo a ciò che abbiamo fatto discendere sul Nostro Servo, portate allora una sura simile alle sue. Chiamate {pure in vostro aiuto} i vostri testimoni, eccetto Allah, se siete sinceri.
30. Se non fate ciò, e mai riuscirete a farlo, temete allora il fuoco che si alimenta di uomini e sassi, preparato per i miscredenti.

Il Santo Corano: L’Eterno Miracolo

Ora l’Onnipotente, per dimostrare la natura divina del Suo Verbo, il Corano, e della missione del Suo Inviato, il santo Profeta Muhammad (S), lancia un’eterna sfida all’intera umanità:

“Se siete in dubbio riguardo a ciò che abbiamo fatto discendere sul Nostro Servo, portate allora una sura simile alle sue. Chiamate {pure in vostro aiuto} i vostri testimoni, eccetto Allah, se siete sinceri”

I miscredenti e i politeisti arabi, nell’era pre-islamica erano i signori della letteratura e dell’eloquenza. Nonostante la loro superbia e il loro orgoglio, e la pretesa che avevano di essere i migliori in campo letterario, non ebbero il coraggio di raccogliere la sfida del sacro Corano, e risposero con la spada: per loro essere uccisi era piú facile che essere sconfitti e umiliati in campo letterario.

La potente letteratura araba rimase pesantemente sconfitta e umiliata dai celesti versetti del sacro Corano, rivelati in verità dal Signore Altissimo al sommo Profeta Muhammad Bin Abdillah (S). Nessuno è mai riuscito a imitare il sacro Corano fino ad oggi, e nessuno mai riuscirà a produrre qualcosa di simile a esso: il sacro, eterno e miracoloso Verbo di Dio è inimitabile!

Dei diversi aspetti della Natura Miracolosa del Sacro Corano

La straordinaria e miracolosa natura del sacro Corano non riguarda solamente l’aspetto letterario: il sublime Verbo d’Allah è un miracolo sotto diversi punti di vista.

I grandi letterati arabi che hanno studiato attentamente il sacro Corano riconoscono all’unanimità la sua assoluta superiorità su tutte le opere della letteratura araba.

Nonostante all’epoca della rivelazione del sacro Corano, la letteratura araba avesse raggiunto il suo massimo splendore, i letterati arabi del tempo non riuscirono a imitare questo celeste libro. Questi grandi maestri della lingua araba preferirono la guerra, e non ebbero il coraggio di competere in campo letterario – nel quale si credevano imbattibili – con l’infallibile Verbo d’Allah.

Non v’è dubbio che se il glorioso Corano non avesse avuto natura divina e fosse stato scritto dal santo Profeta (S), sicuramente i maestri arabi sarebbero riusciti perlomeno a imitarlo, dimostrando che esso non proviene da Dio. Essi avrebbero tramandato alle generazioni successive il risultato dei loro sforzi, per dimostrare anche ai posteri che il libro portato da Muhammah è falso, non è un libro rivelato da Dio. Ma nulla di tutto ciò è avvenuto: essi sono stati sconfitti e umiliati dall’eterno Libro di Dio.

Il santo Profeta (S) non aveva mai ricevuto alcuna istruzione, nessuno gli aveva mai insegnato a leggere e a scrivere. Non aveva nessuno dal quale imparare le scienze e la storia. Suo padre era morto prima della sua nascita, mentre la madre aveva lasciato questo mondo quando egli era ancora in tenera età. Era stato affidato al nonno Abdu-l-muttàlib, presso il quale non aveva ricevuto alcuna istruzione. Com’è possibile allora che una simile persona possa dare precise informazioni sui profeti e sugli eventi del passato?

L’unica spiegazione che si può dare è che la sua non era una conoscenza acquisita, ma rivelata dal Signore Eccelso: “Egli non parla d’impulso: non è che rivelazione rivelata!”1

Il sommo Profeta (S) è il cuore del creato. Il Signore Eccelso gli ha rivelato la sapienza, e, secondo quanto affermano alcuni esegeti del nobile Corano, egli è l’essenza del Suo Sacro Verbo. Sul suo immacolato cuore Dio ha fatto discendere l’ultimo e il piú completo dei libri celesti.

Certo, il sacro Corano comprende in sé tutta la sapienza, la saggezza e la conoscenza del creato. Ecco perché è chiamato Qur’àn. Viene poi chiamato Furqàn perché distingue il vero dal falso, e Tibiyan perché spiega ciò che è halàl {lecito} e ciò che è haràm {proibito}.

Ogni dotto che mediti un minimo sui versetti del nobile Corano, si renderà facilmente conto che piú le scienze e le conoscenze umane progrediscono piú chiara diventa la natura miracolosa di questo sacro libro.

Certo, questo è il libro ispirato della religione che deve accompagnare l’uomo fino al Giorno del Giudizio Universale, alla quale tutti gli uomini devono ubbidire. È questo libro l’inconfutabile prova della verità di questa sacra religione. Esso è la manifestazione dei sacri comandamenti di Allah, della legge divina, esso è l’eterno miracolo del sommo Profeta (S) dell’Islam. È ovvio che la sapienza contenuta in un tale libro debba essere superiore a quella di ogni sapiente, in ogni epoca. In tal modo, infatti, lo sviluppo delle scienze e delle conoscenze umane non può intaccare la sua assoluta superiorità.

A tal proposito, lo stesso Corano afferma:

“Di’: ‘Se il mare fosse inchiostro per {scrivere} le Parole del mio Signore, di certo si esaurirebbe prima che fossero esaurite le Parole del mio Signore, quand’anche Noi ne aggiungessimo altrettanto a rinforzo’”

Perché i Profeti (as) hanno bisogno di fare Miracoli

Sappiamo che il grado del Profeta (S) è superiore a qualsiasi altro reale grado esistente; Dio l’ha donato a un ristretto numero di probi uomini. La funzione profetica è diversa da qualsiasi altra funzione: il Profeta (S) non governa solo i corpi, ma anche, e soprattutto, i cuori degli uomini.

È per l’immensa importanza di questa nobile carica, è per il grande prestigio, lo straordinario rango del Profeta divino, che sono comparsi così tanti falsi profeti lungo tutta la storia.

Di fronte al pericolo dei falsi profeti, cosa doveva fare la gente? Doveva forse accettare le parole di tutte le persone che si proclamavano profeti? O non doveva prestare fede a nessuno? Nel primo caso l’umanità sarebbe caduta in un grande disordine, nel quale nessuno sarebbe piú riuscito a distinguere il vero dal falso, il sincero dal mendace, il probo dall’empio.

Nel secondo caso invece, tutti gli uomini sarebbero usciti dalla retta via, e non avrebbero mai avuto la possibilità di giovarsi dei salvanti insegnamenti dei veri profeti. Cos’è successo allora che la gente alla ricerca di Dio è riuscita a distinguere i veri profeti da quelli falsi? Il Signore Eccelso quale mezzo ha messo a disposizione degli uomini per permettere loro di distinguere il Profeta (S) sincero da quello mendace?

La stessa ragione che ha reso necessario l’invio dei profeti divini, rende necessario che essi riescano a dimostrare con prove certe che sono stati mandati da Dio. Essi devono mostrare agli uomini dei chiari segni, affinché possano credere alle loro parole e seguirli, affinché possano distinguerli dai falsi profeti.

La chiara prova che ogni Profeta (S) ha mostrato alla gente per dimostrare la natura divina della propria missione, è sempre stata il miracolo. Certo, il Profeta (S) deve essere capace di compiere miracoli, ossia eseguire atti che il resto della gente non è in grado di compiere, come, ad esempio, resuscitare morti.

Il Profeta (S) che compie un miracolo, deve inoltre invitare gli uomini a ripeterlo, affinché essi si rendano conto che lo straordinario atto da lui compiuto è veramente un miracolo, e che la persona che l’ha compiuto non è un individuo ordinario che conosce particolari pratiche magiche, ma un eletto, un inviato di Dio.

Il Sacro Corano è l’Eterno e Universale Miracolo del Profeta dell’Islam (S)

Il sacro Corano è il migliore degli straordinari miracoli compiuti dal sommo Profeta dell’Islam (S), ed è altresì la viva prova della verità della sua sacra missione profetica.

In base a quanto narrano i grandi sapienti islamici, il santo Profeta Muhammad (S) ha eseguito ben 4440 miracoli2, ma il sacro Corano si differenzia dagli altri – e da tutti i miracoli compiuti dai precedenti profeti – per il fatto che esso è vivo, e lo sarà fino al Giorno del Giudizio. Questo straordinario miracolo, dopo quattordici secoli dalla morte del Profeta (S) che l’ha compiuto, continua ancora ad attirare a sé i cuori assetati di verità, e a sfidare e vincere gli empi miscredenti. Esso è verbo e miracolo, legge e documento.

Il nobile Corano, contrariamente agli altri miracoli del santo Profeta (S) – e a quelli dei precedenti profeti – supera ogni barriera spaziale e temporale. In altre parole, esso è un miracolo eterno e universale.

Uno dei celebri miracoli del santo Gesú (as) fu quello di parlare, appena nato, per difendere la sua casta madre dalle calunnie e dalle ingiuste accuse della gente. Ma questo miracolo, per quanto straordinario sia, fu eseguito da questo santo Profeta (S) in un tempo e un luogo ben determinato, dinanzi a un particolare e determinato gruppo di persone.

Come tutti sanno i fenomeni limitati nel tempo e nello spazio, allontanandosi dal tempo e dallo spazio al quale appartengono, svaniscono e scompaiono: questa è una delle caratteristiche dei fenomeni temporali e spaziali. Ecco perché del sopraccitato miracolo di Gesú oggi non rimane che il ricordo. Ma questo, per le ragioni che abbiamo già spiegato, non avviene per il sacro Corano. Esso risplende di vivissima luce oggi come risplendeva quattordici secolo orsono, nell’oscura e arretrata terra dell’Hijàz. Anzi, con il passare del tempo l’uomo ha sviluppato le sue conoscenze, e può ora comprendere, apprezzare e utilizzare meglio l’immensa sapienza coranica.

Del resto gli attributi d’eternità e universalità del sacro Corano li ritroviamo anche nella religione islamica e nel messaggio del santo Profeta (S), il quale è l’ultimo dei profeti divini.

Per concludere, al fine di comprendere meglio la completezza e l’universalità del sacro Corano, citiamo di seguito alcuni degli argomenti trattati da questo celeste libro:

• conoscenze, scoperte e leggi scientifiche;

• natura, piante, animali…

• spazio, probabili forme di vita in altri pianeti;

• fenomeni naturali, acque, venti, montagne…

• origine dell’universo, della terra e dell’essere umano;

• l’uomo, la società in cui vive e i suoi pregi e difetti;

• il futuro dell’uomo, della terra e dell’universo;

• l’uomo, il suo corpo, il suo spirito, e i suoi aspetti nascosti e manifesti.

  • 1. Santo Corano, 53: 3 e 4.
  • 2. Manàqib, vol. 1, pag. 144.