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Sura al-Baqarah Versetti 47-48

يَا بَنِي إِسْرآئِيلَ اذْكُرُوا نِعْمَتِيَ الَّتِي أَنْعَمْتُ عَلَيْكُمْ وَأَنِّي فَضَّلْتُكُمْ عَلَى الْعَالَمِينَ ﴿47﴾وَاتَّقُوا يَوْماً لاَ تَجْزِي نَفْسٌ عَنْ نَفْسٍ شَيْئاً وَلا يُقْبَلُ مِنْهَا شَفَاعَةٌ وَلاَ يُؤْخَذُ مِنْهَا عَدْلٌ وَلاَ هُمْ يُنْصَرُونَ ﴿48﴾

53. O figli d’Israele, rammentate i favori che vi ho concesso, ricordate che vi resi superiori agli uomini {di quell’epoca}.
54. E temete il giorno in cui nessuno potrà fare nulla per gli altri, in cui non sarà accolta l’intercessione di alcuno e non sarà accettato da nessuno alcun equivalente {con il quale possa riscattarsi}. Essi non saranno aiutati.

I Vani pensieri dei Giudei

In questi versetti, il Signore Eccelso si rivolge di nuovo ai figli d’Israele, e ricorda loro i doni divini che hanno ricevuto: “O figli d’Israele, rammentate i favori che vi ho concesso…”

Questi doni sono assai estesi: guida sulla retta via, fede, salvezza dalle grinfie del Faraone, e ritorno all’indipendenza e alla gloria.

Poi, tra i molti doni, il Signore Eccelso ricorda loro di averli resi superiori alle altre genti, che rinchiude in sé doni di diverso tipo: “Ricordate che vi resi superiori agli uomini {di quell’epoca}”
Alcuni potrebbero pensare che la frase “…vi resi superiori agli uomini” significhi che Allah ha reso i figli d’Israele superiori a tutti i popoli del mondo, e in tutte le epoche. Tuttavia, considerando gli altri versetti del sacro Corano, si comprende chiaramente che la loro superiorità riguardava gli uomini della loro epoca. Il sacro Corano, in un altro versetto, afferma infatti:

“{O Mussulmani,} voi siete il miglior popolo che sia mai stato suscitato per gli uomini…”1

In un altro versetto, a proposito dei figli d’Israele, leggiamo: “E abbiamo fatto, del popolo che era oppresso, l’erede degli orienti e degli occidenti della terra…”2

È evidente che i figli d’Israele, in quell’epoca, non sono diventati gli eredi di tutta la terra, concludiamo dunque che hanno ereditato gli orienti e gli occidenti della zona in cui vivevano e non dell’intero mondo mondo. Perciò la loro superiorità sugli uomini, era relativa alle persone di quel particolare ambiente.

Nel versetto successivo, il sacro Corano annulla i vani pensieri, le assurde fantasie dei giudei. Essi credevano infatti che siccome i loro padri, i loro antenati erano profeti, questi avrebbero, dinanzi a Dio, interceduto per loro, oppure pensavano di poter trovare un riscatto per le proprie colpe, come, nella vita terrena, usavano il denaro per corrompere le persone e salvarsi.

Ebbene, il sacro Verbo d’Allah afferma: “E temete il giorno in cui nessuno potrà fare nulla per gli altri, in cui non sarà accolta l’intercessione di alcuno e non sarà accettato da nessuno alcun equivalente {con il quale possa riscattarsi}. Essi non saranno aiutati”

In quel giorno l’unico a giudicare e decidere le sorti delle creature sarà il Signore Eccelso, il Quale accetterà solo le rette azioni e i cuori puri: “Il Giorno in cui non gioveranno né ricchezze né figli {maschi}, eccetto chi verrà ad Allah con cuore sano”3

In questo mondo per salvare le persone che hanno commesso qualche reato, si usano diversi mezzi: a volte accade che a scontare la pena è un’altra persona, diversa da quella che ha commesso il reato, e se questo metodo dovesse rivelarsi inefficace, si ricorre all’intercessione, intervenendo presso una persona potente in favore del colpevole, e se nemmeno l’intercessione dovesse rivelarsi efficace, si cerca di riscattare il trasgressore spendendo beni e denaro, oppure di sfruttare le conoscenze e le parentele.

Questi sono i metodi usati normalmente in questo mondo per sfuggire a una pena, per salvare un trasgressore, un colpevole dalla giustizia. Il sacro Corano c’insegna però che i principi che regolano la giustizia e le punizioni del Giorno del Giudizio sono completamente diverse da quelli dell’aldiquà, e i sopraccitati mezzi, i suddetti metodi sono completamente inefficaci in esso. Ci si può salvare solo rifugiandosi nella fede, nel timor di Allah, e nella grazia, nella clemenza del Signore Misericordioso.

La Shafaºah {Intercessione} nel Sacro Corano e negli Ahadith

Il termine shafaaºah, intercessione, contando tutte le sue derivazioni, compare nel nobile Corano ben trenta volte, il che ne dimostra l’importanza.

Senza dubbio le punizioni divine, in questo mondo e nell’aldilà, non vengono inflitte per vendetta, ma per giustizia, e, di conseguenza, allo scopo di portare l’essere umano alla completezza, alla perfezione. È dunque necessario tenersi lontano da qualsiasi cosa che vada contro questi sacri scopi, affinché la gente non osi trasgredire la legge di Allah.

Non è inoltre giusto chiudere del tutto le porte del pentimento dinanzi ai peccatori, è bensì necessario dare loro la possibilità di riparare e correggersi, di ritornare a Dio, alla rettitudine. I santi Profeti, gl’immacolati Imam, e, in generale, i veri probi, nel Giorno del Giudizio, intercederanno a favore di coloro che non hanno distrutto completamente la propria fede, che hanno mantenuto il proprio rapporto spirituale con il Signore dei Mondi e con i Suoi profeti.

Dunque, la shafaaºah è un valido mezzo a disposizione dei peccatori per correggersi, che li incoraggia a pentirsi e riparare.

Abbiamo in precedenza detto che nel sacro Corano ci sono molti versetti a proposito della shafaaºah. È possibile trarre una giusta conclusione da questi versetti solo dopo averli esaminati tutti attentamente.

È infatti assai errato trarre conclusioni sulla shafaaºah basandosi unicamente su alcuni di questi versetti, ignorando gli altri. Gli errori che si commettono a proposito della shafaaºah e di altre questioni razionali, derivano da simili analisi incomplete. In generale, è assai sbagliato considerare un versetto e trascurarne altri che sono in grado di interpretarlo o d’indicarci la sua giusta interpretazione.

È poi importante sapere che possono fare shafaaºah solamente particolari persone (profeti, imam, probi credenti), e solo ed esclusivamente con il permesso di Allah.
“L’intercessione, presso di Lui, non è utile, eccetto per colui al quale {Egli} lo avrà permesso…”4

“Coloro che essi invocano all’infuori di Lui, non hanno alcun potere di intercessione, eccetto coloro che avranno testimoniato la verità conoscendola pienamente”5

Altri versetti riguardanti la shafaaºah sono: 26:100; 2:123; 74:48; 28:28; 19:87.

Esistono poi molte tradizioni islamiche, e numerosi libri shi°iti e sunniti che parlano della shafaaºah, spiegando e commentando i versetti che parlano di questo importante argomento. Alcuni di questi libri sono il Bihaaru-l’anwaar, il Majma´u-l-bayaan, il Tafsiru-l-mizaan, l’Al-burhaan Fi Tafsiri-l-quraan, il Tafsiru-t-tibiyaan, l’Al-khisaal del Saduq, il Sunanu di Bin Maajah, il Musnad di Ahmad, il Muwatta’ di Maalik, il Sunan di Tirmizhiyy, il Sunan di Daaramiyy, il Sahih di Muslim, il Sahih di Bukhaariyy.

Citiamo, a titolo d’esempio, alcuni hadith narrati dai sopraccitati libri.

1. Il sommo Profeta Muhammad (S) disse: “Io sarò il primo a intercedere, e il primo la cui intercessione sarà accettata da Allah”6

2. Il sommo imam Alì (as) disse: “Noi abbiamo un’intercessione, e anche i nostri amici ne hanno una”7

3. Il santo Profeta (S) disse: “Il Signore Eccelso m’ha concesso cinque vantaggi, uno dei quali è l’intercessione, che ho riservato al mio popolo, e che riguarda solo coloro che non avranno associato pari ad Allah”8

4. Il nobile Messaggero d’Allah (S) disse: “Nel Giorno del Giudizio, i piú beati per la mia intercessione saranno coloro che avranno detto con pura intenzione, dal profondo del cuore o dell’anima, ‘laa ilaaha illa-Llaah’ {non v’è altra divinità all’infuori di Allah}”9

5. Il Profeta (S) disse: “La mia intercessione riguarda ogni mussulmano”10

6. Il Messaggero d’Allah (S) disse: “Gli intercessori {del Giorno del Giudizio} sono cinque: il Corano, il vincolo di sangue, la {cosa data in} custodia, il Profeta e la Famiglia del Profeta”11

7. L’imam Sadiq (as) disse: “Non v’è nessuno tra i Primi e gli Ultimi che non abbia bisogno dell’intercessione di Muhammad nel Giorno del Giudizio”

8. L’imam Sadiq (as) disse: “Chiunque desidera godere dell’intercessione degli intercessori dinanzi ad Allah, deve conquistarsi il consenso divino…”12

  • 1. Santo Corano, 3: 110.
  • 2. Santo Corano, 7: 137.
  • 3. Santo Corano, 26: 88 e 89.
  • 4. Santo Corano, 34: 23.
  • 5. Santo Corano, 43: 86.
  • 6. Il Sunan di Tirmizhiyy, vol. V, pag. 248. Il Sunan di Daaramiyy, vol. I, pagg. 26 e 27.
  • 7. Il Khisaal del Saduq, pag. 624.
  • 8. Il Musnad di Ahmad, vol. 1, pag. 301. Il Sunan di Kasaa’i, vol. 1, pag. 172.
  • 9. Il Sahih di Bukhaariyy, vol. 1, pag. 36 {Edizione in nove volumi}.
  • 10. Il Sunan di Bin Maajah, vol. 2, pag. 1444, hadith n. 4317.
  • 11. Bihaaru-l’anwaar, vol. 8, pag. 43.
  • 12. Al-usul min Al-kaafi, vol. 8, pag. 11, hadith n. 1. Bihaaru-l’anwaar, vol. 8, pag. 53, hadith n. 61.