Sura al-Baqarah Versetti 58- 59
وَإِذْ قُلْنَا ادْخُلُوا هَذِهِ الْقَرْيَةَ فَكُلُوْا مِنْهَا حَيْثُ شِئْتُمْ رَغَداً وَادْخُلُوا الْبَابَ سُجَّداً وَقُولُوا حِطَّةٌ نَغْفِرْ لَكُمْ خَطَايَاكُمْ وَسَنَزِيدُ الْمُحْسِنِينَ ﴿58﴾ فَبَدَّلَ الَّذِينَ ظَلَمُوا قَوْلاً غَيْرَ الَّذِي قِيلَ لَهُمْ فَاَنْزَلْنَا عَلَى الَّذِينَ ظَلَمُوا رِجْزاً مِنَ السَّمَآءِ بِمَا كَانُوا يَفْسُقُونَ ﴿59﴾
L’Incredibile Ostinatezza dei Giudei
Inizia qui la narrazione di un altro capitolo della vita dei figli d’Israele: il loro ingresso in Terra Santa.
Il primo versetto dice:
«E quando dicemmo: “Entrate in questa città {Città Santa} e mangiate da essa, da dove volete, in abbondanza. Fate ingresso dalla porta prosternati e dite: ‘Perdona i nostri peccati’, e Noi ve li perdoneremo”. E presto aumenteremo {la ricompensa de} i pii»
La parola ‘qariyah’, da noi tradotta col termine ‘città’, indica ogni centro abitato, a prescindere dalle sue dimensioni. Qui indica la Città Santa.
Bisogna fare attenzione che la parola ‘hittah’, da noi tradotta con l’espressione ‘perdona i nostri peccati’, nel lessico arabo, significa ‘far cadere’. In effetti, quanto il peccatore dice: “Hittah!”, vuole in realtà dire: “O mio Signore, fai cadere i miei peccati!”
Il Signore Eccelso, per perdonare i loro peccati, ha ordinato loro di dire, con pura intenzione, questa significativa parola. È forse questa la ragione per cui una delle porte della Città Santa si chiama Baabu-l-hittah. Ciò è confermato dalle seguenti parole di Abu Hayyaan l’Andaluso: “Il termine Al-baab {la Porta} nel sopraccitato versetto indica una delle porte della Città Santa, nota col nome di Baabu-l-hittah”1
Il sacro versetto si conclude con la significativa frase: “…E presto aumenteremo {la ricompensa de} i pii”
Ma come sempre, alcuni giudei, si rifiutarono d’ubbidire ai comandamenti divini, arrivando addirittura a schernirli, dicendo indegne parole al posto di quelle che avevano il dovere di dire per ricevere il perdono divino:
“Ma coloro che fecero ingiustizia alterarono ciò che era stato loro detto…”.
Fu per questo loro empio atto che discese su di loro un altro duro castigo:
“…facemmo allora discendere dal cielo un duro castigo su coloro che fecero ingiustizia per {punire} la loro disubbidienza”
- 1. In base a quanto narra il Tafsiru-l-kashaf, vol. 1, pag. 109.