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Sura al-Baqarah Versetto 215

يَسْأَلُونَكَ مَاذَا يُنفِقُونَ قُلْ مَا أَنفَقْتُم مِّنْ خَيْرٍ فَلِلْوَالِدَيْنِ وَالأَقْرَبِينَ وَالْيَتَامَى وَالْمَسَاكِينِ وَابْنِ السَّبِيلِ وَمَا تَفْعَلُواْ مِنْ خَيْرٍ فَإِنَّ اللّهَ بِهِ عَلِيمٌ ﴿215﴾
221. Ti chiedono che cosa devono dare in elemosina. Di’: “Ciò di buono che erogate sia destinato ai genitori, ai parenti, agli yatâmâ, ai poveri e all’ibnu-s-sabîl”. E tutto ciò che farete di bene, ebbene, in verità, Allah lo saprà.

Commento

´Amr Bin Jumu´ era un anziano uomo eminente e ricco. Un giorno disse al Profeta (S): “Che cosa devo dare in elemosina, e a chi?”. Il versetto in esame fu rivelato in tale occasione.

Nel sacro Corano esistono molti versetti a proposito dell’elemosina sulla via di Allah. Il Signore Eccelso sprona in diversi modi la gente a elargire i propri beni agl’indigenti e ai bisognosi. Il versetto in esame espone un altro aspetto dell’elemosina, e risponde a quelle persone che vogliono sapere che cosa devono elargire e a chi devono fare la beneficenza: “Ti chiedono che cosa devono dare in elemosina…”

Il sacro Corano, oltre a rispondere a questa domanda, chiarisce pure le persone alle quali bisogna fare l’elemosina: «Di’: “Ciò di buono che erogate sia destinato ai genitori, ai parenti, agli yatâmâ, ai poveri e all’ibnu-s-sabîl”»

Quanto a cosa bisogna donare, il sacro Corano usando la parola khayr, che significa buono, bene, chiarisce esaurientemente la questione: può essere elargita ogni cosa buona e utile alla gente, sia essa materiale o spirituale.

Quanto invece a chi bisogna fare la beneficenza, la precedenza spetta ai genitori, poi vengono i parenti, gli orfani di padre (yatâmâ), gli indigenti, e gli abnaa’u-s-sabîl. Ovviamente la carità fatta ai parenti, serve anche a rinforzare i legami di parentela.

“E tutto ciò che farete di bene, ebbene, in verità, Allah lo saprà”

È come se questa frase alluda al fatto che coloro che fanno la carità, per maggior devozione, è meglio che la facciano di nascosto, perché Allah conosce ogni cosa.