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Sura al-Baqarah Versetto 276

يَمْحَقُ اللّهُ الْرِّبَا وَيُرْبِي الصَّدَقَاتِ وَاللّهُ لاَ يُحِبُّ كُلَّ كَفَّارٍ أَثِيمٍ ﴿276﴾
282. Allah scema l’usura e fa fruttare le elemosine. Allah non ama nessun ingrato peccatore.

Commento

Questo versetto ricorda che contrariamente agli obiettivi dell’usuraio, che mira, con l’usura, ad accrescere le proprie ricchezze, Allah scema l’usura, nel senso che non gli permette di fruttare, di raggiungere i suoi obiettivi.

Nell’usura non esiste beatitudine, benevolenza, sicurezza, tranquillità. Molti sono i ricchi usurai che non riescono a godersi la vita, che non hanno un’ora di pace, che sono odiati da tutti. Al contrario, in una società nella quale al posto dell’usura v’è la beneficenza, la carità, il prestito senza interessi, regna la felicità, il bene, la sicurezza e la pace. I poveri non disperano, e i ricchi non vivono nel continuo timore di essere derubati. Questa società è governata da un relativo equilibrio economico, accompagnato da amore benevolenza, misericordia e sicurezza.

Nel tafsir di Fakhr Razi leggiamo: “Quando l’usuraio annienta dentro di sé i sentimenti umani e la giustizia, i poveri e i bisognosi lo maledicono assieme ai suoi averi, ed egli corre costantemente il rischio di essere colpito dalla loro vendetta, dal loro odio, di essere derubato. Questo è un esempio di ciò che il versetto {in esame} vuole dire”

Osservazioni

1. Non bisogna farsi ingannare da una crescita economica apparente, come quella ottenuta attraverso l’usura: “Allah scema l’usura…”

2. È Allah che ci sostenta, e che non permette ai ricchi di godersi le loro ricchezze.

3. Scemare, annientare i beni ottenuti attraverso l’usura deve essere considerata una costante tradizione divina.